LE RAGIONI DELL’INTERVENTO

Le società A.C. Milan S.p.a. e F.C. Internazionale Milano S.p.a., concessionarie e società sportive utilizzatrici dell’impianto “Giuseppe Meazza”, hanno presentato all’Amministrazione Comunale una proposta relativa allo “Stadio di Milano”, corredata di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo complesso sportivo multifunzionale nell’area del Quartiere San Siro, dove è ubicato l’attuale Stadio.

La Proposta di un nuovo stadio a Milano intende rispondere a diversi obiettivi, di natura innanzitutto sportiva, ma anche sociale, ambientale e urbanistica, che soddisfino i fabbisogni, da una parte dei club calcistici della città, che chiedono un nuovo impianto sportivo moderno e multifunzionale, dall’altra parte quelli della collettività, che auspicano la rigenerazione di un esteso ambito urbano attualmente dequalificato, finalizzata a garantire la realizzazione di un nuovo distretto sportivo con forte presenza di spazi verdi.

IL PUBBLICO INTERESSE

La proposta presentata dalle squadre, che oggi costituisce l’oggetto del dibattito pubblico, è stata dichiarata “di pubblico interesse” da parte del Comune di Milano, per diverse ragioni:

  • una complessiva rigenerazione di un esteso ambito urbano caratterizzato dalla presenza dello Stadio attuale, ma anche dequalificato dalla presenza di ampie superfici in asfalto (spazi di afflusso e deflusso spettatori, parcheggi) utilizzate solo in occasione degli eventi svolti nello Stadio;
  • la realizzazione di un intervento articolato che può costituire una nuova centralità della città, in un contesto che presenta molte criticità;
  • la realizzazione di un nuovo impianto sportivo multifunzionale moderno, un nuovo Stadio in linea con gli standard internazionali più avanzati. Il nuovo impianto potrà inoltre accrescere, secondo quanto affermato dai proponenti, il posizionamento dei due Club nel ranking internazionale;
  • la realizzazione di tutti gli interventi a prevalente carico del soggetto privato, con assunzione dei relativi rischi;
  • potenziale realizzazione di spazi a verde attrezzato fruibile e con valenza ecologica finalizzati a migliorare la connessione con il sistema dei parchi limitrofi;
  • un minor impatto acustico dell’impianto, rispetto alla situazione attuale, secondo quanto dichiarato dai proponenti;
  • la potenziale versatilità dell’impianto, capace di ospitare eventi sportivi non solo calcistici e altre forme di spettacolo;
  • l’intervento prevede un significativo indotto occupazionale.

IL PUNTO DI VISTA DELLE SQUADRE

Le squadre A.C. Milan S.p.A. e F.C. Internazionale Milano S.p.A. necessitano oggi di una struttura sportiva moderna, efficiente, con elevati requisiti di sostenibilità ambientale ed energetica, che ne potenzi la capacità competitiva in ambito internazionale, consolidandone il primato sportivo in Italia.

Rispetto alle modalità di fruizione tradizionali, la partecipazione dei tifosi e delle tifose alle partite di calcio è divenuta sempre più esigente, versatile e attiva, richiedendo esperienze dedicate e immersive, con accenti di esclusività, quali l’accoglienza per i tifosi e le postazioni in stretta prossimità del campo di gioco; i tifosi mostrano inoltre interesse per le proposte multitematiche di uno stadio, che affianchino allo spettacolo prettamente sportivo offerte complementari, capaci di amplificare la qualità dell’esperienza vissuta, quali ad esempio le degustazioni enogastronomiche e la possibilità di pernottamento vista campo. Più in generale, al pubblico calcistico sono riservate le più intense e recenti sensibilità progettuali, che mirano a garantirne un comfort diffuso, oltre alla generale sicurezza, prevedendo la piena accessibilità dei diversi spazi e delle aree di servizio.

La proposta di un nuovo stadio a Milano, inoltre, si rivolge alla più ampia comunità cittadina, in particolare ai residenti nell’area circostante l’intervento, prevedendo la riqualificazione degli spazi adiacenti, la dotazione di funzioni complementari, il miglioramento della viabilità e l’innesto di un nuovo patrimonio ambientale e urbanistico.

Le soluzioni disegnate rispondono a canoni di innovazione e di sostenibilità, migliorando la vivibilità dell’area da parte dei cittadini, la disponibilità di servizi commerciali, ricreativi e sportivi, la presenza di aree di verde, raccordate ai parchi esistenti, e l’offerta di proposte immobiliari destinate alle funzioni di ufficio.

In tale prospettiva il ruolo dell’impianto sportivo, tradizionalmente fruibile dalla collettività in occasione delle sole competizioni calcistiche o di manifestazioni specificamente ospitate, si apre a una visione ampia e a un utilizzo dinamico, integrandosi nel tessuto di Milano e definendone strategicamente nuove opportunità di benessere.

Alla luce delle riflessioni che verranno svolte, la proposta del nuovo stadio si candida dunque a rinnovare, rafforzandolo compiutamente, il rilievo di Milano nel panorama calcistico internazionale, testimoniando il senso di appartenenza, genetico e immutato, dei due club calcistici alla propria città. La proposta inaugura inoltre una nuova e importante occasione di dialogo con la comunità milanese, facendo proprie le ambizioni più attuali della sua Amministrazione: consolidare la reputazione della città nei suoi valori più virtuosi; rafforzarne l’attrattività turistica; migliorare la fruibilità degli spazi cittadini, introducendo nuove funzioni; recuperare le aree periferiche; promuovere una cultura ampia della partecipazione e dell’inclusione sociale; incentivare interventi sotto il segno della sostenibilità ambientale ed energetica.

INQUADRAMENTO

DOVE SI INSERISCE L’INTERVENTO

L’intervento proposto si inserisce nell’area di San Siro, un quartiere caratterizzato da una grande varietà di elementi, che sono stati oggetto di un recente studio, condotto dal Comune di Milano e chiamato “Mosaico San Siro”, volto a fornire una cornice di riferimento per i vari interventi e programmi di rigenerazione urbana che interesseranno l’intera area.

Lo studio si propone di accompagnare la pianificazione attuativa, colmando il tradizionale scarto fra la “punta grossa” che caratterizza le strategie dei principali strumenti di governo territoriale di cui la città si è dotata (PGT, PUMS, PAC, ecc.) e la “punta fine”, tipica dei progetti operativi relativi alle singole trasformazioni urbane, fornendo così coordinate coerenti per l’azione pubblica.  (È possibile scaricare lo studio cliccando sull’allegato in alto).

IL QUADRO PIANIFICATORIO

Le trasformazioni in corso nell’ambito di San Siro si inseriscono inoltre nel quadro pianificatorio della Città di Milano, che negli ultimi anni si è dotata di Piani e strumenti per governare il futuro sviluppo urbanistico della città.

Il Piano del Governo del Territorio (PGT) Milano 2030

Il Piano del Governo del Territorio (PGT) Milano 2030 fissa gli obiettivi verso Milano 2030 in una fase di crescita della città sotto il profilo demografico, economico e turistico, concentrandosi su tre punti fondamentali:

  • ambiente e cambiamenti climatici;
  • periferie e quartieri;
  • diritto alla casa e affitti calmierati.

Tra le misure introdotte dal PGT per raggiungere questi obiettivi, figurano le “Grandi Funzioni Urbane” (GFU): luoghi che hanno caratteristiche di accessibilità, localizzazione e conformazione compatibili con l’accoglimento di funzioni di carattere strategico, di uso pubblico e/o di interesse pubblico o generale, anche private. Uno degli ambiti cittadini con queste caratteristiche individuati dall’Amministrazione è San Siro, all’interno del quale la funzione per servizi di interesse generale è rappresentata proprio dallo Stadio.

La normativa vigente prevede l’applicazione per queste aree di un indice di utilizzazione territoriale pari a 0,35 mq/mq di Superficie Lorda per la realizzazione di funzioni urbane accessorie o comunque compatibili, necessarie a garantire la sostenibilità finanziaria della stessa GFU, senza necessità di variante urbanistica. L’indice territoriale viene applicato alla superficie territoriale in questo caso di mq 280.916.

Per l’ambito San Siro è ammesso l’insediamento di una grande struttura di vendita (GSV) entro l’indice di edificabilità massima previsto, senza ulteriore autorizzazione da parte del Consiglio Comunale.

Il Piano Aria e Clima (PAC)

Il Piano Aria Clima (PAC) è lo strumento, di ambito urbano, finalizzato a ridurre l’inquinamento atmosferico, contribuire alla prevenzione dei cambiamenti climatici e definire le strategie di adattamento per il territorio del Comune di Milano, nel rispetto dei principi di diritto alla salute, equità̀ e giustizia e considerando i criteri prioritari dell’inclusione sociale e della tutela delle fasce deboli della popolazione. 

Uno degli obiettivi principali è trasformare Milano, entro il 2050,  in città carbon neutral (a impatto climatico nullo) e l’Amministrazione intende anticipare quest’obiettivo con una o più Aree Carbon Neutral pilota. Nella fase attuativa, il PAC valuterà la fattibilità di inserimento di San Siro tra tali aree, includendo anche la gestione sostenibile dei materiali da costruzione e demolizione in fase di cantiere e promuovendo il riuso e l’utilizzo di materiali ad elevato contenuto di riciclato. Il progetto, inoltre, tenuto conto anche della possibile presenza di più cantieri contemporaneamente, porrà particolare attenzione alle emissioni generate, prevedendo clausole specifiche (tipologie mezzi, piano di monitoraggio qualità dell’aria etc) ad integrazione di quanto già previsto dagli attuali provvedimenti vigenti (es. dall’art.7 del vigente Regolamento per la qualità dell’aria).

Il Piano urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS)

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) governa la transizione verso una mobilità più sostenibile, efficiente, inclusiva e innovativa.

Gli obiettivi generali del PUMS sono i seguenti:

  • mobilità sostenibile– soddisfare le diverse esigenze di mobilità dei residenti, delle imprese e degli utenti della città, contribuendo al governo di area metropolitana e restituendo gli spazi pubblici urbani alla condivisione tra tutti gli utenti;
  • equità, sicurezza e inclusione sociale– garantire adeguate condizioni di salute, sicurezza, accessibilità e informazione per tutti;
  • qualità ambientale– promuovere e migliorare la sostenibilità ambientale del sistema di mobilità;
  • innovazione ed efficienza economica– valorizzare le opportunità di innovazione, perseguire la sostenibilità e le priorità di spesa in ottica di equilibrio con il quadro di risorse finanziarie limitate.

Le politiche della sosta rivestono un ruolo essenziale nella costruzione delle strategie del PUMS per la loro capacità di orientare la scelta dei modi di trasporto nonché come strumento di regolazione e controllo dell’uso dello spazio pubblico. 

Per quanto riguarda l’area San Siro – dove la domanda di sosta presenta elevati livelli di variabilità nell’arco delle 24 ore o in relazione a eventi – il Piano propone l’attivazione di un progetto pilota che prevede l’utilizzo di sistemi di pagamento avanzati e tariffazione dinamica.

Lo studio d’area “Mosaico San Siro”
  • Lo Studio d’area Mosaico San Siro è uno strumento di indirizzo del comune di Milano che propone delle linee guida con l’obiettivo di restituire le caratteristiche di questo quadrante urbano attraverso analisi quantitative e qualitative, e allo stesso tempo proporre una strategia in grado di orientare la rigenerazione urbana della città.

La strategia dello studio si concentra su alcuni approfondimenti “affondi progettuali” che hanno l’obiettivo di definire le specifiche strategie d’azione alla luce di un’analisi che individua le criticità e le potenzialità di ciascun ambito:

  1. riqualificazione del quartiere pubblico e apertura verso la città, Quartiere ERP San Siro;
  2. permeabilità dell’asse e spazi pubblici contigui, via Rospigliosi/Harar e via Novara;
  3. la città verde dei grandi recinti, via Caprilli e ippodromi;
  4. connessione del verde e attivazione degli spazi pubblici, Quarto Cagnino.

Le azioni specifiche individuate per ciascun ambito di rigenerazione sono raggruppate nell’Abaco delle Azioni, suddivise in tre macro-strategie:

  • le connessioni ecologiche e la valorizzazione delle aree verdi;
  • il miglioramento del tessuto urbano e delle connessioni pedonali e ciclabili;
  • la creazione di nuove centralità e l’attivazione degli spazi pubblici.

Coerentemente con tali strategie, si auspica che l’intervento proposto alla macro scala della GFU San Siro possa favorire processi di interazione capaci di generare nuovi luoghi e rigenerare gli spazi esistenti attraverso:

  • la trasformazione ed il riutilizzo delle ampie superfici a parcheggio poste a servizio del grande impianto sportivo, utilizzate solo in occasione dei grandi eventi e per lo più estranee alla quotidiana vita cittadina;
  • la creazione di un sistema del verde diretto alla creazione di maggiori connessioni con i grandi parchi esistenti, anche finalizzato ad assicurare la creazione di una rete ecologica e di verde profondo e fruibile, rafforzando l’accessibilità pedonale e ciclabile;
  • la creazione di relazioni (es. spazi aperti, parchi, giardini, funzioni pubbliche) con il nuovo insediamento previsto nell’adiacente area ex Trotto rafforzando l’accessibilità pedonale/ciclabile e la continuità delle aree;
  • la rottura/apertura dei recinti urbani che caratterizzano estesi tratti degli isolati, che raccontano di grandi funzioni specializzate con accesso dedicato (gli Ippodromi, il Meazza, ecc.) e che costituiscono un recinto fisico, contribuendo in maniera significativa a generare distanze e marginalità nell’eterogenea popolazione residente;
  • la valorizzazione degli elementi caratterizzanti il paesaggio urbano al fine di unificare quel paesaggio cangiante e puntellato di emergenze urbane che rimane la peculiarità di questa parte della città;
  • la creazione di nuovi centri di aggregazione quotidiana, capaci di definire una nuova morfologia del territorio, in primis legata al mondo dello sport.

Estratto Mosaico San Siro - Obiettivi