LA PROPOSTA

Comparto Stadio e Comparto Plurivalente

La Proposta ambisce a modificare e migliorare l’attuale percezione del territorio, valorizzando l’area attraverso il rifacimento del volume stadio, l’introduzione di nuove funzioni complementari, moderne ed efficienti, e ridefinendo il ruolo del verde come elemento caratterizzante l’intera area.

Gli interventi proposti prevedono, da un lato, la costruzione di un nuovo moderno impianto sportivo nell’area posta ad ovest del sottopasso Patroclo, identificata come “Comparto Stadio”, dall’altro, verso l’area l’ex area Trotto, un  “Comparto Plurivalente”, che si caratterizza come distretto sportivo dove il verde assume un ruolo di primaria importanza.

La Proposta prevede inoltre la realizzazione di opere di urbanizzazione. Queste opere comprendono la realizzazione di nuove aree a verde pubblico, percorsi pedonali e la riqualificazione del sistema viabilistico esistente (fra le quali il tunnel Patroclo), in particolare per garantire l’accessibilità al sistema dei parcheggi interrati sia a servizio dello stadio, che a servizio delle funzioni complementari e funzionali all’impianto sportivo.

IL COMPARTO PLURIVALENTE

L’area è oggi occupata dallo Stadio G. Meazza e risulta uno spazio separato dalla città e generatore di incomunicabilità fisica e sociale tra il nord ed il sud del quartiere.

L’obiettivo della proposta è quello di porre al centro gli spazi pubblici e la loro naturale vocazione pedonale, generando nuovi luoghi d’incontro e di socialità diffusa.  

Il comparto plurivalente è stato progettato per ospitare una pluralità di funzioni: il verde pubblico; le funzioni sportive e di socializzazione, le attività commerciali e per il tempo libero. I singoli elementi, rappresentati nel diagramma seguente, potranno essere meglio dettagliati nelle successive fasi progettuali, anche tenendo conto delle esigenze che potranno emergere in sede di Dibattito Pubblico.

Diagramma delle funzioni e centralità di progetto

Diagramma delle funzioni e centralità di progetto

Il verde pubblico

La proposta prevede l’implementazione delle aree a verde profondo – pari a circa 50.000 mq – ; il verde pubblico e gli elementi ad esso strettamente connessi, assumono infatti un ruolo unificante, capace di rafforzare le connessioni, l’accessibilità e la continuità delle aree non urbanizzate con la città costruita.

La proposta prevede infatti la creazione di una nuova area verde attrezzata di circa 10 ettari aperta alla vita cittadina, in particolare a quella degli abitanti del Municipio, ad integrazione del “Sistema Verde Quadrante Ovest” ove già̀ insistono 760 ettari di verde pubblico e privato. Verranno messe a dimora elevate quantità di nuove alberature con l’obiettivo di implementare il verde presente all’interno del quadrante e di ottenere un significativo miglioramento ambientale e conseguente riduzione di CO2. Il risultato finale sarà  migliorativo della situazione esistente dove attualmente sono presenti molte aree pavimentate destinate a parcheggi a raso, utilizzate solo in occasione degli eventi e costituenti vere e proprie isole di calore, inoltre nella sola area a verde filtrante di circa 51.000mq si contano solo 42 esemplari d’alto fusto.

Le aree verdi costituenti il nuovo parco urbano, definiranno un’inconsueta centralità̀ urbana, capace di fungere da elemento di raccordo/unione tra le differenti forme di naturalità̀ e le altrettante forme di utilizzo esterne al perimetro d’intervento.

nuovo masterplan

Aree verdi

La cittadella dello sport

Le superfici attrezzate, disposte ad altezze dissimili e differentemente accessibili, saranno qualificate da una profonda razionalizzazione degli spazi di mobilità, con conseguente contenimento delle superfici non inerbate a favore delle specifiche aree attrezzate dedicate a giochi o sport.

Queste ultime occuperanno circa il 65% del Comparto Plurivalente, venendo a costituire una sorta di “Cittadella dello Sport” e porteranno ad un potenziamento significativo della percentuale di popolazione che potrà̀ accedere alle aree gioco e sportive in non più̀ di 15 minuti a piedi dalle proprie abitazioni.

Cittadella dello sport – Running Track

Cittadella dello sport – Running Track

Le attività commerciali

L’inserimento di una zona a prevalenza commerciale genererà un’attrattiva anche per i cittadini residenti ad una maggiore distanza dal quartiere, grazie anche ai collegamenti garantiti dalla rete di trasporti pubblici.

Il progetto proposto per l’area a sud-est non si limita all’organizzazione degli spazi commerciali, di ristorazione e intrattenimento; non si tratta dunque di una proposta autoriferita. Il parco a più livelli interagisce con l’intero progetto e genera una totale connessione fra interni ed esterni, fra funzioni commerciali, spazi pubblici e quartiere. Gli abitanti e i visitatori potranno utilizzare gli spazi verdi e aperti indipendentemente dalle funzioni commerciali oppure scegliere di accedervi attraverso il Centro commerciale.

L’edificio è organizzato su più livelli e ciascuno ha accesso diretto anche dall’esterno. Il piano terreno ospita attività commerciali e la galleria principale ne costituisce la spina dorsale con un duplice ruolo, commerciale e urbano, costituendo di fatto un percorso pedonale che permette di collegare il quartiere a sud e l’asse di via Harar con la via Achille e il Galoppatoio.

Lo spazio della galleria permette anche di collegare il piano terreno con il primo livello, dove attività commerciali, ristorazione e svago sono compresenti. Questo livello si affaccia anche all’esterno su una parte del parco che ospita spazi di sport, gioco eventi e spettacoli così come il terzo livello dell’edificio e del parco, destinato ad attività di svago e sportive.

Il nuovo volume ospiterà le attività commerciali, di SL (Superficie Lorda)  68.000 mq, sarà completato da alcune attività complementari, corrispondenti a 9.000 mq di SL di intrattenimento, 2.700 mq di museo e 1.300 mq di spazi per attività sportive, queste ultime due oggetto di futuro convenzionamento.

A completamento delle funzioni citate è previsto l’insediamento di circa 21.000 mq di SL di attività terziarie in corrispondenza dello sbocco del sottopasso Patroclo all’altezza di via Achille. Tale soluzione, necessaria al fine di garantire alle squadre adeguati spazi di rappresentanza, ha permesso di migliorare sensibilmente la quantità di verde permeabile rispetto alle precedenti proposte. Alla base dell’edificio si ipotizza la collocazione di uno spazio congressi di circa 4.000 mq di cui si propone il convenzionamento.

Vista lato est

Vista lato est 

Ipotesi dell’interno del centro commerciale

Ipotesi dell’interno del centro commerciale

Ricucitura con il quartiere

Parte fondamentale della strategia, infine, è la ricucitura del tessuto urbano tramite la connessione di piazza Axum con il nuovo ambito San Siro. La creazione di un fronte attivo in corrispondenza del Centro commerciale, oltre ad incentivare ulteriormente la mobilità pedonale verso lo stadio e il PA7 Trotto, aumenta la percezione di sicurezza dell’area.

Altre connessioni dello stesso tipo sono state previste in corrispondenza delle connessioni pedonali con il tessuto verde a nord e in corrispondenza di via dei Piccolomini, che rappresenta la cerniera tra l’intervento proposto e il PA7 Trotto.

Diagramma concettuale della shared street a sud dell’intervento
Diagramma concettuale della shared street a sud dell’intervento
Diagramma delle connessioni e degli assi principali

Diagramma delle connessioni e degli assi principali

IL COMPARTO STADIO

Il programma d’intervento del Comparto Stadio, area ovest compresa tra le vie Tesio, Harar e il sottopasso Patroclo, prevede la realizzazione delle seguenti opere:

  • impianto sportivo “Stadio”, per 60.000 posti, costituito dal campo di calcio e da una serie di funzionalità di servizio ubicate all’interno del perimetro dell’immobile stesso e nel sottostante podio che ne costituisce la base d’appoggio;
  • sistema di connettività “interna”, che consiste nella viabilità carrabile e pedonale ad uso dello stadio;
  • sistema di connettività “esterna”, che consiste nel miglioramento del sistema infrastrutturale insistente sul lotto d’intervento e principalmente concentrato sull’area del sottopasso Patroclo;
  • opere di mitigazione ambientale, nonché scelte progettuali che conterranno il rumore sotto la soglia prevista dalla norma nonostante l’avvicinamento del manufatto a un numero superiore di ricettori sensibili.

    L’obiettivo dichiarato per quanto concerne i livelli di prestazione minima da raggiungere per il nuovo stadio è rappresentato dall’attuale massima categoria identificata dalla UEFA (livello 5), al fine di poter ospitare gare e manifestazioni di livello internazionale. Il rispetto della tradizionale disposizione delle tifoserie (Nord/Sud) e del settore autorità è parso dover diventare elemento imprescindibile della progettazione.

    Lo stadio è composto da quattro parti principali: il podio, il catino con le sedute, il telaio strutturale primario e l’involucro esterno della facciata e della copertura. Il podio radica l’edificio nel contesto e definisce gli ingressi coperti ai tifosi e la transizione verso le aree verdi circostanti, trasmettendo una sensazione di monumentalità e grandezza all’arrivo dei visitatori. Il catino delle sedute, organizzato su due anelli, è stata disegnato con l’intento di portare i tifosi a vivere la partita in maniera attiva e il più vicino possibile al campo da gioco.

    Il telaio della struttura primaria crea una serie di portali d’ingresso, che incorniciano l’anello degli spazi della galleria e che conducono le tifoserie all’interno dell’edificio tramite ascensori e scale mobili. La facciata continua vetrata, costituita da pannelli disposti secondo una griglia razionale, definisce il perimetro rettangolare dell’edificio e avvolge i visitatori in un velo trasparente, consentendo una connessione visuale continua tra interno ed esterno dell’edificio.

    La copertura segue la logica strutturale del telaio dell’edificio ed è composta da pannelli rigidi, che riflettono acusticamente i cori delle tifoserie verso l’interno del catino, e bordi vetrati, che consentono alla luce di filtrare all’interno della struttura.

    Assonometria del catino del Nuovo Stadio Milano

    Assonometria del catino del Nuovo Stadio Milano

    Vista della galleria e dettaglio della struttura ad arcate rampanti

    Vista della galleria e dettaglio della struttura ad arcate rampanti

    IL SISTEMA DELLA MOBILITÀ

    Il progetto di mobilità e le relative strategie messe in atto saranno volte a rinforzare e favorire i collegamenti ciclopedonali e l’accessibilità ai sistemi di trasporto collettivo, al fine di garantire la corretta fruizione di tutte le opportunità urbane offerte dal progetto, non ultimo lo stadio.

    Le strategie di accessibilità veicolare e di sosta risponderanno alla volontà condivisa di realizzare un ambito urbano nel quale il trasporto privato non costituisca una barriera alla fruibilità delle funzioni insediate. Tale obiettivo viene declinato accogliendo strategie di mitigazione della pressione veicolare nell’intorno dello stadio, quali la realizzazione della ZTL San Siro, attualmente allo studio.

    La domanda di sosta generata dal comparto troverà collocazione all’interno di strutture a parcheggio interrate collegate alla viabilità tramite rampe. Nelle giornate nelle quali sono previsti eventi presso il futuro stadio, si definirà un sistema di indirizzamento verso le aree di sosta e di interscambio ritenute più idonee per le quali si garantirà un’attenzione particolare nell’assicurare collegamenti efficaci e confortevoli per tutte le categorie di utenti.

    Nel piano di gestione della domanda relazionata con gli eventi sportivi si andranno, inoltre, a definire interventi di rafforzamento dei servi-zi di trasporto collettivo così da assicurare un’alternativa conveniente e concorrenziale rispetto all’uso del mezzo privato.

    Lo studio trasportistico sarà ulteriormente sviluppato così da dare chiara evidenza dei più innovativi principi di mobilità sostenibile/condivisa a supporto di una netta riduzione dell’utilizzo dell’auto privata.

    L’accessibilità ai comparti

    Negli schemi di seguito riportati si osserva come la caratterizzazione dei bacini di sosta in funzione dell’utenza attesa e la molteplicità di connessioni offerte consentono una distribuzione equilibrata dei flussi relazionati con le diverse funzioni insediate.

    I tre schemi identificano i percorsi di ingresso e di uscita dai bacini di sosta, a seconda delle provenienze, per gli utenti del Comparto Stadio e del Comparto Plurivalente. Si osserva come la soluzione proposta concorra a preservare dal traffico di destinazione la via Piccolomini, che sarà riaperta, privilegiando il carattere locale del futuro asse.

    Accessibilità veicolare Comparto Plurivalente Sud

    Accessibilità veicolare Comparto Plurivalente Sud

    Accessibilità veicolare Comparto Plurivalente Sud

    Accessibilità veicolare Comparto Plurivalente Nord

    Accessibilità veicolare Comparto Plurivalente Sud

    Accessibilità veicolare Comparto Stadio

    La proposta del nuovo sistema di accessibilità al comparto si fonda su una radicale rivisitazione del ruolo assunto dal Tunnel Patroclo, attualmente transitante al di sotto dell’area di progetto. La proposta prevede infatti un’opera di riqualificazione del fabbricato al fine di consentirne sia un ammodernamento strutturale, in grado di accogliere le strutture edificate in superficie, che la possibilità di accedere ai piani interrati di progetto facilitando la distribuzione delle diverse categorie di utenza tra le diverse aree di sosta.

    Nuovo sottopasso Patroclo

    Nuovo sottopasso Patroclo

    La sostenibilità ambientale

    La progettazione per il nuovo stadio di Milano si incentra sui seguenti obiettivi per uno sviluppo sostenibile:

    1. Minimizzare/azzerare l’impatto in termini di emissioni di anidride carbonica
    • ridurre la richiesta di raffreddamento degli spazi comuni, utilizzando la stratificazione del calore e schermature adattive stagionali;
    • utilizzare il sottosuolo per la produzione di acqua refrigerata.
    1. Attivare i punti cardine della certificazione LEED, un punto di riferimento per stadi sostenibili di livello mondiale:
    • utilizzo ottimizzato della posizione del sito di progetto, tramite uno studio puntuale delle condizioni ambientali a contorno e delle disponibilità di materiali e sistemi a livello locale;
    • prestazioni energetiche degli impianti migliorate;
    • riduzione dell’uso di acqua all’interno e all’esterno della costruzione;
    • materiali e produzione dei materiali a basso impatto ambientale;
    • migliore qualità dell’aria interna;
    • dare priorità ai requisiti locali e regionali di Milano.
    1. In conformità alla Legge 10/91, sul rispetto delle normative locali sull’efficienza energetica:
    • massimizzare l’uso di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica in loco;
    • generazione di energia da riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili alternative (e.g. geotermico)
    1. Al fine del raggiungimento del benessere degli utenti:
    • ottimizzare la qualità dell’aria interna ed esterna attraverso lo sviluppo della mobilità dolce;
    • garantire un’esperienza confortevole per gli utenti;
    • garantire un contatto diretto per lo meno visivo con spazi verdi.
    1. Puntare ad un ciclo di vita sostenibile, tramite una valutazione di impatto ambientale e un approccio intelligente semplificato:
    • massimizzare il riutilizzo e il riciclaggio;
    • integrare nella matrice decisionale di selezione di materiali, materiali a basso contenuto di carbonio.

    Il cronoprogramma e i costi di investimento

    La realizzazione del progetto del nuovo stadio di Milano e, in particolare, del complesso di opere previste nello Studio di Fattibilità, interesserà un arco temporale di circa 8 anni.

    La fasistica di intervento ed il relativo cronoprogramma sono definiti con l’obiettivo di rispondere a differenti esigenze, tra cui:

    • avere sempre uno stadio fruibile dalla Città di Milano, garantendo la funzionalità dello stesso in termini di accessibilità e collegamento con il sistema di trasporto pubblico nonché le condizioni di sicurezza per il consueto svolgimento degli eventi sportivi;
    • ottimizzare la durata del cantiere, con occhi di riguardo al rapido completamento del nuovo sottopasso Patroclo in modo da ridurre le ricadute sulla viabilità locale.

    È prevista la realizzazione delle opere in due macrofasi successive.

    La prima fase, di durata indicativa a pari a 1.400 giorni e coincidente con l’istituzione del cantiere nella porzione occidentale dell’area di intervento, prevede:

    • il mantenimento in funzione dello stadio Meazza;
    • la demolizione e ricostruzione del sottopasso di via Patroclo;
    • la realizzazione del nuovo stadio;
    • la realizzazione dell’Energy Power Station;
    • la realizzazione della Torre uffici e del Centro Congressi e relativi interrati.

    La seconda fase, di durata indicativa a pari a 1.000 giorni e coincidente con lo spostamento del cantiere nella porzione orientale dell’area di intervento, prevede:

    • la completa demolizione dello stadio Meazza;
    • la realizzazione dell’edificio dedicato al Centro commerciale e altre funzioni poste in copertura e relativi interrati;
    • la realizzazione delle aree destinate all’uso pubblico.

    Il costo di investimento complessivo è stato valutato in circa 1,3 miliardi di Euro.

    L’intero investimento sarà a carico congiuntamente di A.C. Milan S.p.A. e F.C. Internazionale Milano S.p.A.